Ehilà! Bentornati al termine di questa estate, la cui fine è sempre accompagnata da un filo di malinconia, per via di tutte quelle persone e tutti quei posti che magari rivedremo solo tra un altro anno.
Come forse ricorderete, quest’estate l’ho passata dalla mia nonna in Bulgaria. Questi ultimi giorni di permanenza abbiamo deciso di dedicarli alle cose più casalinghe, e una di queste è, appunto, fare le “conserve”, quali sono le marmellate.
Visto che nel nostro giardino ci sono ben 3 (!) alberi di fico, abbiamo deciso di provare a fare qualche barattolo di marmellata. All’inizio pensavamo di fare 2/3 barattoli visto che, solitamente, di fichi sugli alberi ce ne sono pochi (la casa è grande, e ogni parente che passa ne raccoglie qualcuno, appena ne trova di maturi). Mia nonna solitamente considera come “dose” 40 fichi… secondo me ce n’erano di più! Alla fine siamo infatti riusciti a raccogliere frutta che ci ha permesso di riempire la bellezza di 9 barattoli grandi!
Oltretutto la mia nonna ha sempre preparato la marmellata di fichi usando i frutti interi, mescolando 40 fichi con 1 kg di zucchero e lasciandoli macerare tutta una notte. Stavolta abbiamo invece deciso di provare a sbucciare e sminuzzare la frutta, lasciarla macerare con lo zucchero soltanto un’oretta, per poi farla cuocere a fuoco lento per almeno un’ora, o finché la marmellata non si sarà raddensata.
Una volta pronta, la marmellata deve essere versata ancora bollente nei vasetti, che andranno chiusi, capovolti e lasciati raffreddare. In questo modo si creerà il sottovuoto che vi permetterà di conservare i vostri barattoli per qualche mese, in modo da avere marmellata a sufficienza per tutto l’inverno.
Vi dico la verità: il risultato è stato ottimo! La marmellata è venuta da Dio, e noi siamo tutti molto soddisfatti. E la cosa più bella è che, probabilmente, potrò prendere anche io qualche barattolo da portare in Italia con me. 🥳
Ah, non sto nemmeno a dirvi che abbiamo riciclato i vasetti dei sughi pronti della Barilla… 😂 La mia nonna ne va matta, visto che se li mangia con gli spaghetti, e ne aveva a disposizione in gran quantità.